Сhe cose l’analisi grammaticale di una frase?

L’analisi grammaticale è un procedimento che prevede di associare ogni parola di una frase a una parte del discorso. A differenze dell’analisi logica che analizza il rapporto logico-sintattico tra le varie parti, nell’analisi grammaticale si identifica la categoria lessicale di ciascuna parola.

In questo articolo andiamo a spiegare in modo semplice come si fa l’analisi grammaticale di una frase, esaminando singolarmente ogni parte del discorso.

Analisi grammaticale di un nome

Il nome indica una persona, un luogo o una cosa ed è una parte del discorso variabile. Quando si fa l’analisi grammaticale, bisogna distinguere quattro elementi:

  • il significato: comune o proprio, di persona, animale o cosa, concreto o astratto, individuale (persona) o collettivo)
  • il genere: maschile o femminile
  • il numero: singolare o plurale o in alcuni casi invariabile
  • la struttura morfologica: primitivo, derivato, composto o alterato.

Vediamo un esempio. Nella frase “Paola è una bella bambina”, bambina è un nome comune di persona, concreto, femminile, singolare, primitivo.

Analisi grammaticale di un articolo

L’articolo è una parte del discorso variabile, che segnala un sostantivo o un’altra parola sostantivata. Infatti, è riconoscibile perché precede il sostantivo a cui si riferisce.

L’analisi grammaticale prevede di distinguere tra articoli determinativi (ovvero il, lo, la, i, gli, le), indeterminativi (ovvero un, una, uno, un’) e partitivi (del, della, delle, degli) e stabilire se sono singolari o plurali, femminili o maschili. Andiamo a vedere un esempio: “Chi trova un amico trova un tesoro”. In questo caso, un è un articolo indeterminativo maschile singolare.

Analisi grammaticale di un aggettivo

L’aggettivo è una parte del discorso variabile che serve a modificare il nome, aggiungendo qualche informazione.

Nell’analisi grammaticale di un aggettivo bisogna individuare innanzitutto il tipo:

  • Gli aggettivi qualificativi aggiungono una qualità alla persona/animale/cosa (buono, simpatico, cattivo…)
  • I possessivi indicano il possesso (mio, tuo, suo…)ù
  • I numerali indicano il numero e a sua volta si dividono in ordinali, cardinali, moltiplicativi, distributivi, frazionari e collettivi
  • I dimostrativi indicano la posizione rispetto a chi parla (questo, codesto, quello)
  • Gli indefiniti indicano una quantità imprecisa (pochi, tanti, alcuni, tutti…).
  • Gli interrogativi sono posti in corrispondenza di una domanda
  • Gli esclamativi sono posti in corrispondenza di un’esclamazione

Poi, bisogna stabilire il genere dell’aggettivo (maschile o femminile) e il numero (singolare o plurale). In caso di aggettivo qualificativo, bisogna anche riportare la struttura morfologica (primitivo o derivato, composto, alterato) e il grado (positivo, comparativo di uguaglianza, di minoranza o di maggioranza, superlativo relativo o assoluto).

Vediamo un esempio. Nella frase “Giovanni è un ragazzo riservato”, riservato è un aggettivo qualificativo, maschile, singolare, primitivo, di grado positivo.

Analisi grammaticale di un pronome

Un’altra parte del discorso collegata al nome è il pronome: si tratta di quelle parole che lo vanno a sostituire nelle frasi.

In questo caso, alcuni tipi sono gli stessi dell’aggettivo e le parole rimangono identiche: possessivo, dimostrativo, indefinito, interrogativo, esclamativo. Poi, ci sono i pronomi personali (io, tu, egli, noi, voi, essi), i pronomi relativi (che, la quale, il quale) e misti (es.: quanto)

Dopo aver stabilito il tipo, si passa al genere (maschile o femminile) e al numero (singolare o plurale). Tuttavia, nel caso del pronome personale, bisogna dire di che persona è (prima, seconda, terza, singolare o plurale), che funzione logica ha (soggetto o complemento) e se è riflessivo.

Andiamo a vedere un esempio: “Lui piace a Paola”. In questa frase, lui è pronome personale maschile, terza persona singolare, soggetto.

Analisi grammaticale di un verbo

Il verbo è la parte fondamentale della frase: indica l’azione, uno stato oppure il modo di essere.

Nell’analisi grammaticale, bisogna stabilirne la coniugazione, scegliendo tra -are (1°coniugazione), -ere (2° coniugazione), -ire (3° coniugazione) o propria (essere e avere in qualità di ausiliari), e scrivere il verbo all’infinito.

Poi, bisogna individuare la forma (attiva, passiva, riflessiva, pronominale), il genere (transitivo o intransitivo), il modo (indicativo, congiuntivo, condizionale, imperativo, infinito, participio o gerundio), il tempo (presente, imperfetto, passato, trapassato, passato remoto, passato prossimo, futuro semplice o anteriore…), la persona (prima, seconda, terza) e il numero (singolare o plurale).

Andiamo a vedere un esempio: “Luca mangia una pera”. In questo caso, mangia è voce del verbo mangiare, prima coniugazione, attivo, transitivo, modo indicativo, tempo presente, terza persona singolare.

Analisi grammaticale di un avverbio

L’avverbio è una parte del discorso invariabile, che modifica il significato di categorie grammaticali come nomi, aggettivi, verbi e anche frasi intere.

Innanzitutto, bisogna stabilirne il tipo tra avverbi

  • qualificativi o di modo: indicano come viene svolta un’azione (bene, male, piano…)
  • di tempo: indicano quando si svolge l’azione (presto, tardi, lunedì…)
  • di luogo: indicano dove si svolge l’azione (qui, sopra, dentro…)
  • di qualità:
  • di quantità: indicano una misura non precisata (poco, più, abbastanza…)
  • di valutazione: indicano un giudizio di chi parla e si dividono tra affermazione (sì) negazione (no), dubbio (forse) o aggiunta (pure)
  • interrogativi: esprimono una domanda (dove, come, quando, perché)
  • esclamativi: esprimono un’esclamazione (come!, quanto! quando!, dove!)
  • relativi: sottintendono una locuzione formata da più parole, come qui, quivi, costì, là, ora, allora

Poi, bisogna indicarne il grado, tra positivo, comparativo di maggioranza, di uguaglianza o di minoranza e superlativo assoluto o relativo. Infine, alcuni avverbi possono essere alterati: in questo caso, si indica se è un diminutivo, vezzeggiativo, accrescitivo, peggiorativo.

Andiamo a vedere un esempio: “Paolo parla velocemente”. In questo caso, velocemente è avverbio di modo, grado positivo.

Analisi grammaticale di una preposizione

Le preposizioni sono invariabili e si usano per creare legami fra parole e frasi.

Per l’analisi grammaticale bisogna stabilire la categoria tra

  • preposizione propria: di, a, da, in, con, su, per, tra, fra
  • preposizione impropria: davanti, dentro, dietro, fuori, lontano, lungo, mediante, oltre, secondo, senza, sopra, sotto, verso, vicino
  • locuzione prepositiva:  insieme con, insieme a

Poi, nel caso delle proprie, bisogna distinguere le preposizioni semplici da quelle articolate, costituite dalle preposizioni semplici unite agli articoli determinativi (delle, nei, allo…).

Andiamo a vedere un esempio: “Secondo me, è al parco con Veronica”. In questo caso, secondo è preposizione impropria, al è preposizione propria articolata, mentre con è preposizione propria semplice.

Analisi grammaticale di una congiunzione

Le congiunzioni servono a unire gli elementi della frase. Per la loro funzione, si distinguono in congiunzioni coordinanti, se pongono sullo stesso piano i due elementi che uniscono, e subordinanti, se i due elementi sono l’uno dipendente dall’altro.

Dopo averne individuato la funzione, bisogna provvedere a distinguere il tipo. Per le coordinanti, si parla di congiunzioni copulative (e, anche, inoltre…), esplicative o dichiarative (infatti, cioè, ossia…), avversative (ma, però, invece…), disgiuntive (o, oppure, altrimenti…), conclusive (dunque, perciò, quindi…) e correlative (sia… sia, tanto… quanto…). Per le subordinanti, si distingue tra congiunzioni finali (affinché, perché…), causali (poiché, perché, dato che…), consecutive (cosicché, al punto che…), temporali (quando, mentre, appena…), avversative (mentre, laddove…), condizionali (se, qualora…) e dichiarative (che, come…), a seconda della subordinata che introducono.

Andiamo a vedere un esempio: “Voglio andare al concerto perché mi piace la sua musica”. In questo caso, perché è congiunzione subordinante causale.

Analisi grammaticale di un’interiezione

L’ultima parte del discorso da analizzare, anch’essa invariabile, è l’interiezione, che è usata soprattutto nel discorso diretto per indicare le emozioni di chi parla o riprodurre i suoni dell’ambiente.

L’analisi grammaticale di un’interiezione prevede di distinguere tra

  • interiezione propria: una parola che non ha altri significati oltre a quello di interiezione (ahi, ehi, oh, ahi, psss …)
  • interiezione impropria: una parola che ha altri significati però viene usata anche nelle esclamazioni (coraggio, forza…)
  • locuzione interittiva: formata da più parole (Santo Cielo…)

Inoltre, bisogna individuarne il tipo, a seconda dell’emozione espressa tramite la parola: esistono interiezioni di stupore, di dolore, di gioia e di paura.

Andiamo a vedere un esempio: “Ahi! Mi hai fatto male”. In questo caso, ahi è interiezione propria di dolore.

Conclusione

Ora che abbiamo analizzato le varie parti del discorso, sei pronto a fare l’analisi grammaticale di una frase. Ricordati di distinguere bene tutti gli elementi, facendo attenzione perché spesso più parole unite fanno parte di una di queste categorie, dunque devono essere esaminate insieme. Se hai bisogna di aiuto, puoi fare una ricerca sul vocabolario e capire meglio il contesto in cui vengono utilizzate le parole.

Fatti di questo servizio

🧐 Tipo di analizzare: Grammatica
🔍 Lingua: Italiana
📝 Per chi: Studenti e Scolari
😊 Tipo di utilizzare: Gratis e Veloce

Video di come si fa l’analisi grammaticale

1. L’analisi grammaticale

2. L’ANALISI GRAMMATICALE in italiano: Impara Come Analizzare Tutti gli ELEMENTI della FRASE 👨🏻‍🏫 👩🏼‍🏫

3. Analisi grammaticale (ripasso generale per la classe terza)

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( 9 valutazioni, media 4.33 da 5 )
Francesca Sofia Cocco/ autore dell'articolo

Con una laurea in International Economics and Management presso l'Università Bocconi alle spalle, ha 5+ anni di esperienza in traduzioni e scrittura. Ha collaborato per diversi giornali, cartacei e online, tra cui L’Unione Sarda e Notizie.it

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Commenti: 24
  1. Mery

    Scariche è aggettivo

    1. Admin

      Ciao Mery. Si, e vero. Scusa se hai trovato errore.

      1. Nico

        :evil:

        1. Admin

          Usa in nostro TelegramBot

  2. Giorgio

    i verbi dovere, potere e volere sono fraseologici

  3. maria grazia

    “orchestra” non è un nome comune di persona. E’ un insieme di persone, dunque un nome collettivo. …Non è l’unico errore che ho trovato.

  4. simone

    l’applicazione è bellissima complimenti ma ci vuole una vita per un analisi migliorate questa cosa

    GRAZIE
    :cry:

  5. Cucina

    Non sono d’ accordo con simone

  6. Anna

    Ciao,ho trovato un errore😶…..corresse è il congiuntivo di Correggere!!!!!!!!!!!!
    Per il resto tutto ok😂

  7. Lorenzo

    Molto veloce e fatto bene,non ho trovato errori :idea:

  8. Cristina

    Ci sono tanti errori

  9. Mariangela

    Voli cos’è in analisi grammaticale

    1. makara

      negri

  10. Meire

    ;-)

  11. abd

    fa scifo vi ammazzo :twisted: :mrgreen: :mrgreen: :evil: :cool:

    1. Admin

      :shock: :cry:

    2. Marilena

      Bro non é colpa loro la colpa é tua che sei cretino

    3. Caterina

      cosa non va ?

    4. Giulia

      NON è vero che fa schifo, è fatta benissimo l’applicazione

  12. ciao

    bello zero err. ;-) ;-) ;-) ;-) :| :idea: :cry:

  13. ciao

    bravi grazie ero in ansia per i compiti

  14. ciao

    bravi grazie ero in ansia per i compiti :twisted: :smile: :smile: :smile: :smile: :smile: :smile: :smile: :smile: :smile: :smile: :smile: :smile: :smile: :smile: :smile: :smile: :smile: :smile: :smile: :smile: :smile: :smile: :smile: :smile: :smile: :smile: :smile:

  15. Marilena

    Molto bello ma di Tommaso no fa l’analisi completa :( :cry: :oops:

  16. makara

    negri :twisted:

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;-) :| :x :twisted: :smile: :shock: :sad: :roll: :razz: :oops: :o :mrgreen: :lol: :idea: :grin: :evil: :cry: :cool: :arrow: :???: :?: :!: